Hanno avuto un’idea brillante, come molti altri startupper, per la verità, ma la loro peculiarità vincente è stata avere una vision molto chiara e i piedi ben saldati per terra: due caratteristiche che gli hanno permesso di non sviluppare una forte identità ma senza dimenticare di continuare a guardare con occhio attento al mercato.
La startup in questione è Task Rabbit che, fondata nel 2008 negli Stati Uniti, è stata una pioniera della Gig economy, cioè tutto quel microcosmo fatto di lavoretti on demand, in cui liberi professionisti si mettono a disposizione per collaborazioni casalinghe “a termine”.
Task Rabbit si è evoluta nel tempo, vendendo la promessa di trovare persone, affidabili e competenti, che aiutassero gli utenti nelle piccole e grandi incombenze di ogni giorno: traslochi, montaggio e smontaggio mobili, lavori in casa.
Ed è così che Stacy Brown-Philpot, CEO di Task Rabbit, uno non proprio venuto dal nulla visto che era un
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