Innovazione: tre professioni del futuro

Stiamo vivendo in un’epoca di grandi cambiamenti, che alcuni hanno paragonato addirittura alla seconda rivoluzione industriale, e che ci sta portando a sviluppare nuove competenze e a creare professioni innovative, che vadano incontro alle costantemente mutevoli esigenze del mercato.
In questo scenario in cui l’adattabilità al cambiamento è essenziale, ci rendiamo sempre più conto di come anche le professioni “tradizionali” si stiano profondamente riformando: pensiamo, ad esempio, al mondo della comunicazione ma anche a quello dell’industria.
Accanto a professioni evolute, però, ne troviamo di altre, completamente nuove, che vanno creandosi, evolvendo e mutando rapidamente, tanto da rendere difficile una loro corretta classificazione e descrizione, anche dal punto di vista normativo.
Tuttavia, osservando i trend presenti, si possono azzardare previsioni su quali potrebbero essere le professioni più interessanti dei prossimi anni nel settore dell’innovazione.
Big data analyst
I big data sono un tema caldo ormai da tempo. La corsa alla raccolta, alla conservazione e allo sfruttamento

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Partecipazione ‘appassionata’ all’Aperitivo Innovativo in DaoCampus

Secondo aperitivo tematico in DaoCampus, altro successo di pubblico. Stavolta era l’Aperitivo Innovativo, tema centrale, neanche a dirlo, l’innovazione in tutte le sue sfaccettature. E i partecipanti, oltre che parecchio preparati, sono apparsi da subito molto coinvolti e curiosi. Segno di una materia sentita davvero come essenziale per il futuro del nostro sistema economico. Le diverse visioni, dettate certamente dalle differenti storie professionali e personali, hanno contribuito ad arricchire la ‘narrazione’. Tutti i presenti, comunque, si sono trovati d’accordo nel ritenere che per il cambio di passo sia necessario un primo grande step innovativo, imprescindibile e decisivo, quello riguardante il cambiamento profondo della cultura imprenditoriale, manageriale e politica del Paese. Hai detto nulla! Verrebbe da dire…
L’ottimo Raffaello Torraco, moderatore e animatore della serata, non ha dovuto fare grandi sforzi per alimentare il dibattito. Separati gli astanti in due gruppi e fornite le prime indicazioni, ha lasciato che la serata e le parole facessero il loro corso, intervenendo solo di tanto in tanto

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