Tuscan Big Data Challenge: l’importanza dei dati

I Big Data sono ormai una realtà: ogni giorno viene raccolta una quantità di dati che fino a qualche tempo fa era impensabile e che provengono dalle fonti più disparate.
Dati personali degli utenti, dati sui loro gusti, sulle loro preferenze, sulle loro abitudini online e offline vengono acquisiti grazie a diversi strumenti.
Nel marketing questi dati vengono usati per lo più per profilare gli utenti in modo da individuare e raggiungere più efficacemente il target di persone che potrebbero essere interessate a determinate tipologie di prodotto.
Tuttavia, oltre che con finalità di vendita, i Big Data possono essere utilizzati anche in altri settori, per esempio quello medico, in cui raccogliere i dati su ampi campioni di pazienti potrebbe aiutare a trovare cure per diverse malattie, oppure in economia, per individuare perdite o sprechi o, ancora, nella produzione ingegneristica, per creare prodotti più soddisfacenti e prevedere guasti o difetti.
Quanto valgono i big data
Secondo

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I big data nel calcio: il primo hackaton italiano

In Trentino si va a caccia di idee su come utilizzare i big data nel calcio. Per il fine settimana del 14 e 15 ottobre infatti, la Figc ha organizzato il primo hackaton dedicato al calcio in Italia.
L’iniziativa
A livello internazionale solo il Manchester City ha promosso un progetto simile. Nessuna federazione calcistica però ha creduto prima d’ora nelle opportunità che possono scaturire dalle idee innovative e dall’uso dei big data. L’iniziativa è stata definita all’interno di Kick Off, un evento organizzato ogni anno dalla Figc e finalizzato appunto all’innovazione del calcio italiano.
Il 14 e 15 ottobre, presso l’università di Trento, avrà luogo l’hackaton: una maratona di 48 ore a cui potranno partecipare diverse figure, poiché l’incontro di competenze trasversali è la vera essenza di questo progetto. L’iniziativa infatti non è rivolta solo a nerd, sviluppatori o designer, ma a chiunque abbia un’idea legata al mondo del calcio.
Che cosa si cerca
Le

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Innovazione: tre professioni del futuro

Stiamo vivendo in un’epoca di grandi cambiamenti, che alcuni hanno paragonato addirittura alla seconda rivoluzione industriale, e che ci sta portando a sviluppare nuove competenze e a creare professioni innovative, che vadano incontro alle costantemente mutevoli esigenze del mercato.
In questo scenario in cui l’adattabilità al cambiamento è essenziale, ci rendiamo sempre più conto di come anche le professioni “tradizionali” si stiano profondamente riformando: pensiamo, ad esempio, al mondo della comunicazione ma anche a quello dell’industria.
Accanto a professioni evolute, però, ne troviamo di altre, completamente nuove, che vanno creandosi, evolvendo e mutando rapidamente, tanto da rendere difficile una loro corretta classificazione e descrizione, anche dal punto di vista normativo.
Tuttavia, osservando i trend presenti, si possono azzardare previsioni su quali potrebbero essere le professioni più interessanti dei prossimi anni nel settore dell’innovazione.
Big data analyst
I big data sono un tema caldo ormai da tempo. La corsa alla raccolta, alla conservazione e allo sfruttamento

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Rete Wifi Italia: un solo account per tutti i Wifi pubblici

Luglio porta grosse novità per quanto riguarda la rete wifi nel nostro paese. Giovedì 13, infatti, è nata ufficialmente WiFi.Italia.it, una rete per fare rete, la rete pubblica e gratuita che sarà via via presente su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è quello di mettere insieme il maggior numero possibile di wifi pubbliche e private, così da avere un sistema unico di accesso gratis e disponibile sia per i cittadini che per i turisti. Un unico strumento dunque, fatto da una moltitudine di reti locali.
Come funziona
Per usufruire della rete è necessario prima di tutto scaricare una app e registrarsi per accedere così agli hotspot federati. Il vantaggio – e la novità maggiore – è che non ci sarà bisogno di rifare la procedura a ogni nuovo accesso, basterà farlo la prima volta. Al momento l’applicazione è disponibile in versione Apple e Android.
Dopo essersi registrati, l’applicazione crea di default un’impostazione di

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