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Programmi di formazione per startup: Google e Talent Garden insieme per i giovani imprenditori

Le startup che, ad oggi, operano sul territorio italiano sono oltre 8.000 e rappresentano, a buon conto, il tessuto imprenditoriale di domani. È quello di cui sono convinti anche Google for Entrepreneurs e Talent Garden, attori principali di una partnership siglata da pochissimo e che mira a promuovere programmi di formazione per startup così da consentire alle innovative realtà imprenditoriali una migliore presenza sul mercato.
L’iniziativa, annunciata al Talent Garden Milano Calabiana, è stata presentata da Davide Dattoli, ceo di Talent Garden, Fabio Vaccarono, managing director di Google Italy, e David Grunwald, global head of partnerships di Google for Entrepreneurs. Con loro, anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, a rimarcare il plauso ed il sostegno del Governo per questo nuovo progetto.
Il TAG, quindi, entra a far parte del network internazionale di Google for Entrepreneurs.
Alla base dell’accordo, non c’è soltanto l’idea di offrire programmi di formazione per startup,
Partecipazione ‘appassionata’ all’Aperitivo Innovativo in DaoCampus

Secondo aperitivo tematico in DaoCampus, altro successo di pubblico. Stavolta era l’Aperitivo Innovativo, tema centrale, neanche a dirlo, l’innovazione in tutte le sue sfaccettature. E i partecipanti, oltre che parecchio preparati, sono apparsi da subito molto coinvolti e curiosi. Segno di una materia sentita davvero come essenziale per il futuro del nostro sistema economico. Le diverse visioni, dettate certamente dalle differenti storie professionali e personali, hanno contribuito ad arricchire la ‘narrazione’. Tutti i presenti, comunque, si sono trovati d’accordo nel ritenere che per il cambio di passo sia necessario un primo grande step innovativo, imprescindibile e decisivo, quello riguardante il cambiamento profondo della cultura imprenditoriale, manageriale e politica del Paese. Hai detto nulla! Verrebbe da dire…
L’ottimo Raffaello Torraco, moderatore e animatore della serata, non ha dovuto fare grandi sforzi per alimentare il dibattito. Separati gli astanti in due gruppi e fornite le prime indicazioni, ha lasciato che la serata e le parole facessero il loro corso, intervenendo solo di tanto in tanto