Settore caseario: come il digitale aiuta a risparmiare

Cosa succede quando il settore caseario si unisce all’innovazione digitale? Ce lo svela uno studio dell’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e dell’università di Brescia (Laboratorio RISE). I benefici derivanti dal digitale possono essere molti e possono portare un risparmio di 100 milioni di euro l’anno al settore caseario e lattiero italiano. Ma non è solo una questione di risparmio; le soluzioni digitali aiuterebbero anche a migliorare la qualità dei prodotti, a rispettare le norme, a innalzare la sicurezza alimentare e la sostenibilità di tutta la filiera.
Il monitoraggio dell’alimentazione nel settore caseario
Dalla ricetta veterinaria elettronica  ai sensori smart per geolocalizzare la distribuzione dei prodotti al monitoraggio dell’alimentazione: le soluzioni innovative per il settore lattiero-caseario sono variegate. Per quanto riguarda il monitoraggio dell’alimentazione delle mucche, l’uso di un’apposita piattaforma web permetterebbe di risparmiare circa 64mila euro all’anno per un unico caseificio, grazie alla condivisione di informazioni

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Digitalmeet, torna il festival italiano del digitale

Torna Digitalmeet, l’evento più importante d’Italia dedicato al digitale. Dopo l’edizione 2016 in Emilia Romagna, quest’anno si riparte dal nord, per poi toccare anche il centro e il sud.
L’evento
Fino al 24 ottobre ci saranno oltre 140 eventi a ingresso libero e 300 speaker da seguire. Il programma, realizzato da Fondazione Comunica e Talent Garden Padova, è molto variegato e abbraccia temi diversi. Lo slogan è: “Scopri, usa, crea, sogna”. L’invito è rivolto a imprese, istituzioni, cittadini, esperti e appassionati.
Tra gli appuntamenti da non perdere:
martedì 24 l’incontro con Federico Faggin, il fisico italiano che ha inventato il microprocessore e nel 2010 ha ricevuto la Medaglia d’oro all’Innovazione da Barack Obama. A Padova Faggin descriverà la storia, l’esperienza e le lezioni di vita imparate nella sua carriera di ricercatore, inventore, ingegnere e imprenditore in Silicon Valley, dove vive dal 1968.
lunedì 23 l’azienda Vallevecchia, con sede a Caorle (VE), aprirà le sue porte per

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Industria 4.0: che cos’è e quali scenari porta con sé

Industria 4.0 o quarta rivoluzione industriale: anche l’Italia è coinvolta sempre più in questo grande cambiamento economico e sociale, ma che cosa si intende di preciso con questo termine e quali sono gli scenari futuri?
Che cos’è Industria 4.0
Si tratta innanzitutto di un segmento di mercato la cui caratteristica principale è l’unione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time. Ancora, si tratta di utilizzo di macchinari connessi al web, analisi delle informazioni ricavate dalla rete e possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo. E’ un pezzo di mercato in crescita costante, che strizza l’occhio al futuro e alle cosiddette tecnologie abilitanti: dalle stampanti 3D ai robot, dalla gestione di dati in cloud all’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza della produzione.
Pare che il termine sia stato coniato in Germania (Industrie 4.0) durante l’Hannover Messe, la fiera delle tecnologie industriali, e

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Fashion revolution: come il digitale cambia la moda

E’ forse davvero una “rivoluzione” quella che sta interessando il mondo del fashion: il digitale cambia la moda in moltissime sue sfaccettature e lo rende un settore sempre più accattivante per le startup e i giovani. In particolare si cercano clienti, partner e finanziamenti per crescere e fare strada. Dal servizio di alta sartoria a domicilio al noleggio online di abiti e accessori, dal tessuto innovativo ecosostenibile e anallergico al sito web che crea nuove tendenze; sono davvero numerose le startup della moda avviate e gestite da giovani imprenditori e innovatori di talento.
4 piccole storie di come il digitale cambia la moda
Si chiama Icast ed è la prima piattaforma di casting online per modelle rivolta agli operatori del settore. In 5 giorni si riesce a fare una selezione e a snellire il processo. Dopo il debutto parigino, la startup punta a diffondersi anche nelle altre capitali della moda.
Nel 2015 l’azienda

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Startup e Fashion tech, Piquadro lancia una call

Si chiama My Startup Funding Program ed è una call4ideas interamente dedicato al mondo del fashion tech. A lanciarla è la nota azienda emiliana di borse e valigeria Piquadro. L’innovazione già da tempo ha contagiato il settore moda e l’Italia può sfruttare il vantaggio competitivo di essere tra i Paesi punto di riferimento a livello internazionale nel mercato dell’industria della moda.
Il progetto
My Startup Funding Program mira a promuovere le migliori idee di business nell’area tecnologica applicata all’industria della valigeria e del fashion. La call4ideas mette in palio un premio da 100mila euro, insieme a un percorso di accelerazione in Silicon Valley. «Ho sempre creduto nel potere delle idee e il progetto MyStartup Funding Program vuole essere un incoraggiamento a credere nelle sfide, con l’obiettivo di stimolare l’innovazione e sviluppare le iniziative imprenditoriali più meritevoli» ha affermato Marco Palmieri, Amministratore Delegato di Piquadro e primo sostenitore della call. «Il progetto è

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Station F, ecco l’incubatore di startup più grande del mondo

Si chiama Station F, si trova a Parigi ed è l’incubatore di startup più grande del mondo. Inaugurato lo scorso 29 giugno, vanta già diversi record: tremila postazioni per startupper, un auditorium da 370 posti, 60 sale riunioni, un fablab e persino un campo da tennis sul tetto. E’ grande 34mila metri quadrati ed è stato ricavato nella Halle Freyssinet, un ex deposito ferroviario nella zona est di Parigi.

Come funziona Station F
Al momento i programmi di accelerazione sono 21, di cui 10 destinati a progetti internazionali. Ogni gruppo coinvolto nella realizzazione di Station F ha prodotto un programma proprio. Per esempio c’è chi come Start-Up Garage, finanziato da Facebook, occupa 80 postazioni e lavorerà sull’utilizzo dei dati nei settori della salute, dell’educazione e dei trasporti. Il programma Microsoft si occuperà invece dell’intelligenza artificiale. Anche l’HEC, la storica école di business parigina, ha deciso di aderire a questo grande progetto e

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Competenze digitali 4.0: realtà aumentata e stampa 3D

Quali sono le competenze digitali più richieste oggi dall’industria 4.0? Ce lo svela un sondaggio condotto da Aster, società della regione Emilia Romagna per l’innovazione e la ricerca sociale.
Realtà aumentata, stampa 3D, robotica guidano la classifica seguite dall’intelligenza artificiale, i social media, l’internet of things; per l’industria agroalimentare un’altra competenze tecnica molto importante è la gestione dei big data.
Il sondaggio è stato realizzato a margine dell’edizione appena conclusa di R2B, il salone internazionale dell’innovazione e della ricerca industriale organizzato da Aster insieme alla regione e a Bologna Fiere. Sono state intervistate imprese, startup, enti di formazione, laboratori di ricerca e associazioni di categoria. Aster ha lavorato in collaborazione con i ricercatori del dipartimento di Psicologia dell’università di Bologna e con Unveil Consulting, spin-off accreditato dell’università bolognese.

Dal sondaggio sono emerse inoltre le competenze trasversali ritenute fondamentali nel settore digitale: il pensiero logico-computazionale, indispensabile per la risoluzione dei problemi, il pensiero laterale

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Innovazione digitale: 100 milioni di growITup

Nuove opportunità per la digital transformation. L’annuncio è del 29 giugno scorso: in arrivo un fondo di 100 milioni per finanziare l’innovazione digitale delle startup italiane. Si conclude così un percorso iniziato un anno fa ed entra ufficialmente nella fase due growITp, la piattaforma nata grazie alla collaborazione tra Fondazione Cariplo e Microsoft. L’iniezione di capitale ha l’obiettivo di far nascere e crescere da qui a 10 anni un sostanzioso numero di imprese.
Fase due
Dopo un primo anno positivo, la seconda fase della piattaforma punta ancora alla crescita, in modo che il volume complessivo di investimenti del settore arrivi entro il 2020 al miliardo di euro. I settori su cui ci si concentrerà sono sette: Agro-Food, Energy and Environment, Fintech and Insurtech, Manifacturing 4.0, Italian Experience (culture, tourism and entertainment), Fashion and Design, Modern Wellbeing. Si tratta di settori in cui il Made In Italy costituisce un valore aggiunto, ma che

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