Influencer marketing: 5 trend da conoscere e qualche dritta per il 2018

L’influencer marketing è sempre più popolare nel mondo e, tra nuovi trend, qualche conferma e alcune insidie per i marketer meno avveduti, continuerà a crescere anche nel 2018.
Le ragioni di questo successo sono molteplici, ma le principali sono certamente la versatilità delle campagne (questo tipo di marketing funziona per ogni azienda in qualunque settore) e la natura non invasiva dei messaggi.
Ecco cosa aspettarsi nel corso del prossimo anno a livello di nuove tendenze. Adeguarsi in fretta e con qualche accorgimento può fare la differenza per una strategia vincente di influencer marketing.

1. Salirà la domanda e con essa i costi
Gli influencer sono sempre più richiesti per le campagne promozionali dei brand sui social media. E una maggiore domanda di ‘personalità influenti’ non potrà che far aumentare il valore dei loro servizi.
Mentre finora, molti influencer si accontentavano di ricevere da parte dei committenti campioni gratuiti o qualche altra forma di remunerazione (come servizi o viaggi), nel

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La formidabile trollata delle focaccine dell’Esselunga

Fenomenologia delle focaccine dell’Esselunga
I tormentoni non fanno quasi più notizia in estate. Tutti tranne uno : “Le focaccine dell’Esselunga”. Roba che rompe gli schemi e abbastanza sorprendente sotto molti aspetti.
Il pezzo si è propagato come un virus attraverso Spotify e Youtube, arrivando al punto da destare l’attenzione anche dei quotidiani. Non si sa assolutamente niente di OEL, il producer che ha confezionato questo surreale tributo all’unto e al gusto del famoso prodotto da forno.
La notizia in sé è nata quando il pezzo ha scalato la Top Viral Italia, la playlist dove Spotify raduna i brani a diffusione più rapida (non necessariamente i più ascoltati in streaming). OEL, con le sue focaccine da 100 kcal al pezzo, è balzato alla posizione numero uno nei giorni a cavallo tra fine giugno e inizio luglio.
Ma cos’ha di particolare questa canzone? Diciamo subito che si tratta di una rievocazione della Trap (sottogenere del rap) in voga negli anni Novanta. In questa nicchia

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La formidabile trollata delle focaccine dell’Esselunga

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I tormentoni non fanno quasi più notizia in estate. Tutti tranne uno : “Le focaccine dell’Esselunga”. Roba che rompe gli schemi ed è abbastanza sorprendente sotto molti aspetti.
Il pezzo si è propagato come un virus attraverso Spotify e Youtube, arrivando al punto da destare l’attenzione anche dei quotidiani. Non si sa assolutamente niente di OEL, il producer che ha confezionato questo surreale tributo all’unto e al gusto del famoso prodotto da forno.
La notizia in sé è nata quando il pezzo ha scalato la Top Viral Italia, la playlist dove Spotify raduna i brani a diffusione più rapida (non necessariamente i più ascoltati in streaming). OEL, con le sue focaccine da 100 kcal al pezzo, è balzato alla posizione numero uno nei giorni a cavallo tra fine giugno e inizio luglio.
Ma cos’ha di particolare questa canzone? Diciamo subito che si tratta di una rievocazione della Trap (sottogenere del rap) in voga negli anni Novanta. In questa

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Bot di Instagram: il lato oscuro dell’influencer marketing

Siamo tutti concordi nel riconoscere quanti benefici abbia apportato l’influencer marketing all’impatto espositivo dei prodotti di moltissime aziende, sia in Italia che all’estero. Si può anzi affermare, in alcuni casi, che la brand awareness di specifici marchi sia stata praticamente costruita così.
Fino a qui tutto bene, soprattutto se si guarda il fenomeno in una visione d’insieme. Ma se si va a restringere il campo, la narrazione ottimistica dell’influencer marketing comincia ad avere i connotati di una vera e propria distorsione della realtà. A tutto svantaggio delle aziende però.
Non è di poco conto la distanza tra l’entusiastica (e un po’ cialtrona) propaganda dell’influencer marketing, fomentata da agenzie che forniscono appositi pacchetti di micro-testimonial, e quello che vede un social media manager più smaliziato nella sua quotidiana rassegna del feed di Instagram.
Perché parlo proprio di Instagram? Perché è su questo social network che la frode è all’ordine del giorno. Sui blog si può barare poco,

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