Qualche giorno fa riflettevo sul fatto che attorno a me vedo tantissime persone estremamente competenti, professionali, brillanti.
Persone che conoscono benissimo ogni dettaglio del loro lavoro, ogni caratteristica del loro ambito, ogni opportunità e rischio della loro attività.
In realtà vedo anche tante aziende che hanno le stesse caratteristiche: fanno un lavoro di altissima qualità e sono veramente estremamente competenti nel loro ambito e nel loro mercato.
Ogni competenza, ogni conoscenza, ogni attività di qualità, ogni progresso, ogni “cosa imparata”, ogni errore commesso e al quale si è posto rimedio, ogni problema affrontato e risolto, ognuna di queste cose rappresenta un grande valore per la persona o l’azienda in questione.
Questi valori spesso non hanno piena visibilità, rimangono all’interno dell’azienda o nella testa della persona (lavoratore, imprenditore, manager che sia). Spesso queste aziende e queste persone non comunicano ciò che sanno fare, non raccontano ciò che fanno, non dicono agli altri (utenti, clienti, partner, lettori etc.) quanto valore, studio, competenze ci sono dietro all’attività svolta.
Penso inoltre alle grandi opportunità che ci offre questo periodo storico: il web, i social network, le piattaforme digitali. Strumenti che permettono a tutti, persone e aziende, di comunicare e raccontare al resto del mondo ciò che sono e ciò che fanno.
Queste grandi opportunità sono state già sfruttate da tante persone e tante aziende, ma a mio parere c’è ancora tanta qualità nascosta al web che si può comunicare e che, anzi, si deve raccontare.
Penso che contenuti di qualità che mostrano competenze, valori, lavoro, professionalità, conoscenza possano occupare, tutto o almeno in parte, lo spazio che attualmente viene occupato dai contenuti di bassa qualità o, addirittura, dalle fake news.
In un periodo, tra l’altro, dove anche molti editori hanno rinunciato al loro ruolo di una gestione dell’informazione digitale che tenda verso una maggiore trasparenza, una maggiore veridicità, una maggiore qualità e, soprattutto, ad una maggiore utilità formativa/informativa per il lettore.
E allora cosa si dovrebbe fare?
Per rispondere a questa domanda riprendo una frase di Gary Vaynerchuk, imprenditore seriale e personalità Internet di fama internazionale: “Now, if you truly understand how marketing works today, you know there is no individual six-month campaign; there’s only the 365-day campaign, during which you produce new content daily.”
Ora, se capisci veramente come funziona il marketing oggi, sai che non esiste una campagna individuale di sei mesi; c’è solo la campagna di 365 giorni, durante la quale produci nuovi contenuti ogni giorno.
E’ esattamente questo che si deve fare: produrre contenuti di qualità ogni giorno per 365 giorni all’anno. Possiamo poi discutere riguardo al formato del contenuto, alla tipologia, alla piattaforma di supporto, alla modalità di diffusione, ma la strategie è esattamente questa, semplice:
1 contenuto formativo/divulgativo al giorno
E’ quello che Marco Montemagno, in molti suoi video e speech, chiama “incessantismo” ed è una delle componenti chiave della strategia che lui stesso ha utilizzato per acquisire tanta visibilità: 1 video al giorno per 12, 18 o, addirittura, 24 mesi. Tutti i giorni.
Lui ha utilizzato i video, ma questo non vuol dire che sia l’unica tipologia di contenuto vincente. Anche perché ogni persona e ogni azienda possiede caratteristiche comunicative specifiche e particolari.
Io ritengo che il blog abbia ancora un ruolo importantissimo, il blog è per me il fulcro dell’attività di produzione di contenuti ed è il blog ad ospitare i contenuti nei vari formati: articoli brevi, approfondimenti, video, podcast, foto, vignette etc.
E i social network? I social network sono le diverse finestre sul mondo digitale che si vogliono tenere aperte. In ogni social network con un linguaggio appropriato e adatto alla propria community di riferimento presente social network stesso.
Contenuti di qualità sul blog, contenuti di qualità indicizzati su Google, contenuti di qualità presenti sui social network, presenti sui canali YouTube e sui canali Podcast… Una invasione di contenuti di qualità 🙂
Per concludere, penso che sia veramente importante raccontare la qualità; importante per i professionisti, i manager, le associazioni, le aziende etc. Importante per supportare la loro comunicazione e le strategie di marketing.
Ma è altrettanto importante per i lettori e gli utenti web. Ed è questo che auspico: che sempre più persone e aziende inizino a comunicare la qualità, un contenuto al giorno…
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Comunicare la qualità, un contenuto al giorno…
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Persone che conoscono benissimo ogni dettaglio del loro lavoro, ogni caratteristica del loro ambito, ogni opportunità e rischio della loro attività.
In realtà vedo anche tante aziende che hanno le stesse caratteristiche: fanno un lavoro di altissima qualità e sono veramente estremamente competenti nel loro ambito e nel loro mercato.
Ogni competenza, ogni conoscenza, ogni attività di qualità, ogni progresso, ogni “cosa imparata”, ogni errore commesso e al quale si è posto rimedio, ogni problema affrontato e risolto, ognuna di queste cose rappresenta un grande valore per la persona o l’azienda in questione.
Questi valori spesso non hanno piena visibilità, rimangono all’interno dell’azienda o nella testa della persona (lavoratore, imprenditore, manager che sia). Spesso queste aziende e queste persone non comunicano ciò che sanno fare, non raccontano ciò che fanno, non dicono agli altri (utenti, clienti, partner, lettori etc.) quanto valore, studio, competenze ci sono dietro all’attività svolta.
Penso inoltre alle grandi opportunità che ci offre questo periodo storico: il web, i social network, le piattaforme digitali. Strumenti che permettono a tutti, persone e aziende, di comunicare e raccontare al resto del mondo ciò che sono e ciò che fanno.
Queste grandi opportunità sono state già sfruttate da tante persone e tante aziende, ma a mio parere c’è ancora tanta qualità nascosta al web che si può comunicare e che, anzi, si deve raccontare.
Penso che contenuti di qualità che mostrano competenze, valori, lavoro, professionalità, conoscenza possano occupare, tutto o almeno in parte, lo spazio che attualmente viene occupato dai contenuti di bassa qualità o, addirittura, dalle fake news.
In un periodo, tra l’altro, dove anche molti editori hanno rinunciato al loro ruolo di una gestione dell’informazione digitale che tenda verso una maggiore trasparenza, una maggiore veridicità, una maggiore qualità e, soprattutto, ad una maggiore utilità formativa/informativa per il lettore.
E allora cosa si dovrebbe fare?
Per rispondere a questa domanda riprendo una frase di Gary Vaynerchuk, imprenditore seriale e personalità Internet di fama internazionale: “Now, if you truly understand how marketing works today, you know there is no individual six-month campaign; there’s only the 365-day campaign, during which you produce new content daily.”
Ora, se capisci veramente come funziona il marketing oggi, sai che non esiste una campagna individuale di sei mesi; c’è solo la campagna di 365 giorni, durante la quale produci nuovi contenuti ogni giorno.
E’ esattamente questo che si deve fare: produrre contenuti di qualità ogni giorno per 365 giorni all’anno. Possiamo poi discutere riguardo al formato del contenuto, alla tipologia, alla piattaforma di supporto, alla modalità di diffusione, ma la strategie è esattamente questa, semplice:
1 contenuto formativo/divulgativo al giorno
E’ quello che Marco Montemagno, in molti suoi video e speech, chiama “incessantismo” ed è una delle componenti chiave della strategia che lui stesso ha utilizzato per acquisire tanta visibilità: 1 video al giorno per 12, 18 o, addirittura, 24 mesi. Tutti i giorni.
Lui ha utilizzato i video, ma questo non vuol dire che sia l’unica tipologia di contenuto vincente. Anche perché ogni persona e ogni azienda possiede caratteristiche comunicative specifiche e particolari.
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