Autore: Maria Rosaria Spizzirri
La call per startup di Ansaldo Energia punta a creare la ‘Digital X Factory’

Anche in Italia, l’Industria 4.0 comincia a rivoluzionare le fabbriche, che diventano sempre più digitali e interconnesse. Tra queste, anche Ansaldo Energia, che coadiuvata dalla Regione Liguria e coinvolgendo alcuni dei principali centri di competenza della trasformazione digitale (quali l’Università di Genova e il Politecnico di Milano) e alcuni importanti partner tecnologici, ha lanciato la call per startup e pmi “Digital X Factory” per individuare piccole aziende innovative in grado di contribuire alla creazione di uno dei primi impianti produttivi ad alta componente tecnologica: un “Lighthouse Plant”.
L’iniziativa nasce dal Ministero dello Sviluppo Economico che, nell’ambito del progetto Impresa 4.0, ha incaricato il Cluster Fabbrica Intelligente di selezionare alcune aziende che diano vita ai primi quattro impianti “Lighthouse”, ovvero dei centri produttivi completamente basati su tecnologie digitali.
La call per startup “Digital X Factory” – che si avvale anche della collaborazione di Digital Magics EnergyTech – si è aperta quindi lo scorso
Startup italiane in crescita

La situazione dell’ecosistema delle startup italiane è in miglioramento: nonostante il nostro Paese non brilli per le cifre degli investimenti nel settore e per i numeri dei casi di successo, sembra che qualcosa si stia muovendo nella giusta direzione anche per quanto riguarda le imprese innovative.
I dati
Secondo la 13esima edizione del rapporto trimestrale del Ministero dello Sviluppo Economico e di InfoCamere, realizzato in collaborazione con UnionCamere, riguardante le performance i trend delle startup italiane, la crescita c’è, anche se lenta.
Stando ai dati riportati dal MiSE, infatti, al 30 settembre 2017 si contano 460 realtà aziendali in più rispetto allo scorso giugno con una crescita complessiva del valore della produzione di circa il 39,5% rispetto al trimestre precedente.
Dunque il 30 settembre 2017 le startup iscritte alla speciale sezione del Registro delle Imprese sono 7854, il 6,2% in più rispetto a giugno 2017.
Il dato probabilmente più interessante, però, anche se ricavato dai
Merck for Health: i vincitori

Ben 120 iscritti, 17 team, 32 mentor, 11 speaker: sono questi i numeri di Merck for Health, l’hackathon dedicato all’innovazione tecnologica in campo healthcare che si è appena conclusa a Roma.
Le squadre vincenti sono state Kronos DNA, Next Capodarco e Pedius.
L’evento
Merck for Health è stato organizzato da Merck, azienda leader nell’ambito scientifico, tecnologico e farmaceutico, in collaborazione con HealthwareLabs e Digital Magics HealthTech allo scopo di individuare e promuovere le migliori idee innovative nel campo della salute e della medicina.
I 17 team partecipanti, startup già formate e gruppi che si sono costituiti in loco, hanno lavorato senza sosta negli spazi del Caffè letterario di Roma per ideare e sviluppare progetti che rappresentassero innovazioni importanti in campo medicale.
Le sfide lanciate dagli organizzatori dell’evento erano diverse e di portata significativa e coinvolgevano le seguenti aree: Comunicazione medico-paziente, Ottimizzazione dell’assistenza dei pazienti in trattamento con ormone della crescita, Miglioramento dell’esperienza durante i trattamenti
Imprenditoria femminile e giovanile: le finaliste del premio GammaDonna 2017

L’imprenditoria si tinge di rosa sempre più frequentemente. E a metterne in evidenza l’evolversi incessante contribuisce il Premio GammaDonna, riconoscimento nato nel 2004 per iniziativa dell’Associazione omonima, e che si rivolge ad imprenditrici di ogni età ed a giovani imprenditori under 35. L’obiettivo è la valorizzazione della imprenditoria femminile e giovanile come espressione della capacità innovativa nel creare nuove imprese o nel migliorare processi/servizi e prodotti, al passo con l’evolversi del digitale e delle esigenze del mercato.
Il tutto nell’ottica dello sviluppo del territorio, favorendo specialmente l’introduzione dei giovani nel mondo del lavoro.
L’edizione 2017 del premio vede sei finaliste, che apriranno i lavori del IX GammaForum – ovvero il Forum Nazionale della Imprenditoria Femminile e Giovanile – in programma a Milano il 16 Novembre e che quest’anno ha come titolo “Intelligenze e competenze nuove per fare impresa nell’era digitale”.
Sono Chiara Burberi (REDOOC – Milano), Francesca Fedeli (Fight The Stroke – Milano), Betta
Il nuovo fondo fintech di Digital Magics

Il fintech viaggia alla grande: secondo il rapporto «Digital disruption – How Fintech is Forcing Banking to a Tipping Point» di Citigroup, gli investimenti in tecnologia applicata alla finanza sono passati dagli 1,8 miliardi di dollari nel 2010 ai 19 miliardi nel 2015. Gli stanziamenti in startup del settore hanno registrato una crescita del 201% a livello globale nel 2014, con l’Europa e, in particolare, Regno Unito e Irlanda, a fare da capofila.
Applicazioni che permettono di pagare con lo smartphone, mettere da parte i soldi in modo programmato per i propri progetti, scegliere il migliore investimento e che, in generale, facilitano il rapporto con il mondo della finanza sono sempre di più al centro dell’attenzione di grandi investitori, che siano venture capital o istituti di credito tradizionali.
Tra i casi più fortunati ci sono da ricordare sicuramente Satispay, la startup fondata da tre ragazzi piemontesi grazie alla quale si possono effettuare
AppShow: a Milano l’evento dedicato all’app economy

Sempre maggiore diffusione degli smartphone e aumento delle interazioni tra persone e applicazioni sono i due fattori fondamentali che, secondo App Annie, importante azienda di analisi statunitense, porteranno l’app economy a crescere fino a raggiungere un volume d’affari pari a 6.300 miliardi di dollari entro il 2021.
E proprio di app economy si parlerà dal 4 al 6 dicembre a Milano in occasione di AppShow, primo e unico evento europeo interamente dedicato al mercato delle applicazioni mobile, che ha scelto proprio il capoluogo lombardo per la sua prima edizione.
Si tratterà di una tre giorni che metterà Milano al centro della scena tech internazionale, grazie anche alla partecipazione di player importanti come BlaBlaCar, Deliveroo, Moovit, The Fork, Just Eat, Helpling, Tricount, DriveNow, Mytaxi e Meetic.
Alcuni numeri della app economy
App Show sarà un evento di portata internazionale e si farà portavoce di un mercato globale di 3,4 miliardi di utenti che nel 2016
Settore caseario: come il digitale aiuta a risparmiare

Cosa succede quando il settore caseario si unisce all’innovazione digitale? Ce lo svela uno studio dell’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e dell’università di Brescia (Laboratorio RISE). I benefici derivanti dal digitale possono essere molti e possono portare un risparmio di 100 milioni di euro l’anno al settore caseario e lattiero italiano. Ma non è solo una questione di risparmio; le soluzioni digitali aiuterebbero anche a migliorare la qualità dei prodotti, a rispettare le norme, a innalzare la sicurezza alimentare e la sostenibilità di tutta la filiera.
Il monitoraggio dell’alimentazione nel settore caseario
Dalla ricetta veterinaria elettronica ai sensori smart per geolocalizzare la distribuzione dei prodotti al monitoraggio dell’alimentazione: le soluzioni innovative per il settore lattiero-caseario sono variegate. Per quanto riguarda il monitoraggio dell’alimentazione delle mucche, l’uso di un’apposita piattaforma web permetterebbe di risparmiare circa 64mila euro all’anno per un unico caseificio, grazie alla condivisione di informazioni
Donne e digitale, nasce l’Associazione Coding Girls

Giovani donne verso il digitale, nasce l’associazione Coding Girls, la prima italiana che valorizza i talenti STEAM, ovvero Science, Technology, Engineering, Art and Mathematics e prova ad abbattere la differenza di genere nelle carriere digitali. L’associazione nazionale delle Coding Girls nasce dal basso, partendo dalle scuole, e punta sia a costruire una rete di eccellenze, sia a sostenere i talenti femminili nell’ICT.
La quarta edizione di Coding Girls
Dopo lo straordinario successo della terza edizione, il progetto Coding Girls – nato dalla collaborazione tra l’ambasciata USA in Italia, la Fondazione Mondo Digitale e Microsoft Italia – torna ancora più ambizioso. Innanzitutto è diventato ufficialmente un’associazione. In secondo luogo è particolarmente incentrato sulle scuole e sull’educazione digitale. Sono infatti più di 60 le studentesse talentuose che, dopo essersi allenate alla Summer School di Coding Girls, appassioneranno circa 4.000 coetanee più giovani al coding. Saranno loro a insegnare i trucchi e a svelare la passione che può nascere dietro
Robotica, eccellenza italiana

Si chiama Maria Chiara Carrozza, insegna alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed è una delle regine della robotica. A decretarlo è RoboHub, la più importante comunità scientifica internazionale che riunisce i maggiori esperti mondiali di robotica, che ha inserito Maria Chiara nella classifica delle 25 donne più promettenti della robotica.
Unica italiana a comparire nella graduatoria, Maria Chiara, professore di bioingegneria industriale, è nota in tutto il mondo per aver dato vita ai “Robot Soft”, automi soffici, a forma di bruchi, pesci e meduse, progettati per essere al servizio dell’uomo e adattarsi più agevolmente rispetto ai loro “colleghi” rigidi.
Maria Chiara Carrozza da sempre unisce il suo impegno nella ricerca scientifica alla preoccupazione per il futuro della società, sollevando anche in Parlamento questioni critiche rispetto all’innovazione e all’industria 4.0.
Questa sua peculiarità la colloca a pieno titolo tra le professioniste più importanti della robotica a livello mondiale, in mezzo a colleghe americane,
Task Rabbit: exit da manuale

Hanno avuto un’idea brillante, come molti altri startupper, per la verità, ma la loro peculiarità vincente è stata avere una vision molto chiara e i piedi ben saldati per terra: due caratteristiche che gli hanno permesso di non sviluppare una forte identità ma senza dimenticare di continuare a guardare con occhio attento al mercato.
La startup in questione è Task Rabbit che, fondata nel 2008 negli Stati Uniti, è stata una pioniera della Gig economy, cioè tutto quel microcosmo fatto di lavoretti on demand, in cui liberi professionisti si mettono a disposizione per collaborazioni casalinghe “a termine”.
Task Rabbit si è evoluta nel tempo, vendendo la promessa di trovare persone, affidabili e competenti, che aiutassero gli utenti nelle piccole e grandi incombenze di ogni giorno: traslochi, montaggio e smontaggio mobili, lavori in casa.
Ed è così che Stacy Brown-Philpot, CEO di Task Rabbit, uno non proprio venuto dal nulla visto che era un
GenerationS, ecco il bando russo per startup

Anche la Russia a caccia di imprese innovative. Si chiama GenerationS ed è il bando russo per startup lanciato dalla Federazione. Aperto anche a imprese straniere, ha l’obiettivo di trovare le migliori idee in campo tecnologico e inserirle in un un percorso di sviluppo intensivo e a più livelli.
Che cos’è GenerationS
GenerationS è un acceleratore d’impresa nato nel 2013 per conto di RVC (Russian Venture Company), il più grande fondo d’investimenti statali russo. E’ incentrato soprattutto sulle imprese tecnologiche e ogni anno, in collaborazione con alcune delle più grandi società russe, scova idee tecnologicamente innovative. Durante l’ultimo anno GenerationS è cresciuto, grazie a una rete di filiali regionali le quali forniscono il necessario supporto ai partecipanti e organizzano eventi informativi sull’universo startup.
Chi entrerà nel programma riceverà ore di formazione gratuita e di mentoring; si tratta per cui di un’opportunità concreta sia per trovare investitori che per dare vita a legami commerciali con