Content Marketing e AI al servizio di un sito e-commerce

PassioneCapelli.shop è un sito e-commerce specializzato nella cura dei capelli, della barba e del corpo. Offre una vasta gamma di prodotti e strumenti di qualità, a prezzi molto competitivi. La strategia di content marketing aiutata dall’intelligenza artificiale ha contribuito in modo significativo alla crescita del sito, così come la politica dei prezzi aggressiva.
PassioneCapelli.shop si impegna a fornire un servizio di qualità, con prodotti di qualità e tempi di spedizione brevissimi. Il sito offre una vasta gamma di prodotti, tra cui shampoo, balsami, maschere, oli, prodotti per la barba, prodotti per la cura del corpo e molto altro. I prodotti sono tutti di qualità superiore, testati e approvati da esperti.
PassioneCapelli.shop offre anche un servizio di consulenza personalizzata, in cui un team di esperti può aiutare i clienti a scegliere i prodotti più adatti alle loro esigenze. Inoltre, il sito offre una garanzia di soddisfazione al 100%, in modo che i clienti

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Elevare la tua strategia di Content Marketing con ChatGPT: Come utilizzare l’AI per aumentare le vendite del tuo e-commerce

Introduzione: il potenziale di ChatGPT per il content marketing di un e-commerce
Il content marketing è una delle strategie più efficaci per attirare e fidelizzare i clienti di un e-commerce, ma creare contenuti di alta qualità e personalizzati può richiedere molto tempo e risorse. Fortunatamente, la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale (AI) sta rivoluzionando il modo in cui le aziende producono e distribuiscono contenuti, e una delle soluzioni più promettenti è ChatGPT. Questo algoritmo di AI basato sul linguaggio naturale può aiutare le aziende a creare contenuti di qualità, generare idee per il blogging e l’email marketing, ottimizzare il SEO e persino gestire i social media. In questo articolo, esploreremo come ChatGPT può essere utilizzato per il content marketing di un e-commerce e come può aiutare le aziende a migliorare le loro strategie di marketing online.
Cos’è ChatGPT: una breve panoramica sull’AI e il linguaggio naturale
Ma prima di approfondire come ChatGPT può essere utilizzato

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Solidarietà Digitale, DAO Content contribuisce con la Guida al Content Marketing

Appena venuti a conoscenza dell’iniziativa Solidarietà Digitale del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione per ridurre l’impatto sociale ed economico del Coronavirus, abbiamo aderito immediatamente e con entusiasmo proponendo agli utenti interessati la nostra Guida al Content Marketing per professionisti e brand.

In questo momento difficilissimo per l’intera umanità, vanno colti piccoli e grandi segnali di speranza e di luce. E uno di questi è certamente il ritorno al centro della scena della scienza e in generale della competenza e il conseguente arretramento delle fake news e dei guru improvvisati. Un ruolo fondamentale lo stanno svolgendo anche tecnologia e digitale, attraverso servizi rivelatisi essenziali per renderci più sopportabili gli effetti della crisi, e ancor più centrali saranno in seguito, quando tutto sarà finito e bisognerà ripartire meglio attrezzati e più consapevoli.
Per continuare a tenere all’angolo le ‘bufale’, in ogni settore, sarà indispensabile puntare sui contenuti di qualità, veritieri, interessanti e utili

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Food content marketing: The Tasty Ways entra ufficialmente nell’universo Tiscali

Il nostro webzine The Tasty Ways dedicato al mondo gourmet è entrato a far parte del grande network di siti legati al portale d’informazione Tiscali.it. L’ingresso è parte di un più ampio percorso di collaborazione intrapreso di recente da Tiscali e DAO Content, che ha dato il via a una strategia integrata di sviluppo di una linea di business condivisa legata al content performance marketing.

Food content marketing di valore, un’opportunità da cogliere al volo
The Tasty Ways nasce alcuni anni fa per promuovere l’universo del fine food in tutte le sue declinazioni: eccellenze del territorio, grandi vini, itinerari del gusto, protagonisti della ristorazione e della produzione, esperti di settore, food influencer, novità dal mondo della buona tavola, trend di mercato, ecc.

Si configura come vero e proprio digital content hub, dalla grafica molto curata, e può rappresentare un’ottima opportunità d’investimento per tutte quelle aziende dell’alimentare d’alta gamma che abbiano compreso l’importanza di puntare sul content marketing

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Contenuti e qualità

Ieri, prima di andare a lavoro, facevo come al solito un giro tra le notizie fresche di mattinata e mi sono imbattuto in un articolo del Corriere (Chi sono i leader (politici) sul web: “Post brutali? La gente vuole quelli”) che mi ha portato a ripensare alla situazione dei contenuti sui social media e sull’informazione.

Lascio volutamente da parte l’aspetto “politico” di questo articolo e voglio concentrarmi esclusivamente sull’aspetto più “tecnico” relativo alle dinamiche dell’informazione digitale. Penso infatti che in questo articolo ci siano tutti gli elementi, materializzati e mostrati con esempi reali, della situazione dell’informazione in Italia in questo momento:

  • le cause
  • lo stato delle cose
  • le conseguenze

LE CAUSE

«Meno scrivi e più cammini. L’algoritmo di Facebook, quello che fa viaggiare i contenuti, è ignoto e anche abbastanza ignorante».

Facebook (ma anche le altre piattaforme e social network) ha un algoritmo che effettivamente nessuno conosce realmente, ma dai risultati che alcuni post ottengono si può facilmente dedurre che questa frase è esatta: i contenuti brevi e di impatto girano meglio e non importa realmente la sostanza del contenuto che viene veicolato. L’obiettivo di qualsiasi piattaforma è di catturare l’attenzione dell’utente trattenendolo il più possibile all’interno del proprio mondo (app o sito web che sia), e lo fa offrendo all’utente quello che l’utente si aspetta di ricevere, evidenziando contenuti “vicini” al pensiero e al sentimento dell’utente stesso.

LO STATO DELLE COSE

Il mese scorso questo ex capocantiere […] ha generato quasi un milione e mezzo di interazioni su Facebook.

In un solo mese il numero di interazioni su Facebook generato dalle pagine politiche «unofficial» ha raggiunto livelli paragonabili a quelli dei media tradizionali e ha superato di netto le pagine «official»

Le pagine “non ufficiali”, ma più in generale le pagine popolate da contenuti generati dagli utenti, hanno ormai acquistato terreno per quanto riguarda le performance e la visibilità. Editori e pagine ufficiali in tanti casi non riescono a tenere il passo lasciando spazio a contenuti spesso non verificati e magari di dubbia qualità.

No, non è militanza per Gangemi. È sopravvivenza. Un click vale in media dieci centesimi.

In questa frase è riassunta, secondo me, una parte consistente della causa di tutto: il modello di business dell’informazione digitale continua ad essere basato sulla pubblicità. Il “click” è l’obiettivo ultimo sia degli utenti che producono contenuti sia degli editori.

LE CONSEGUENZE

Gli editori, i giornalisti, le fonti autorevoli hanno impostato tecnologia e linee editoriali per raggiungere obiettivi dettati dall’adv basati sui click o sulle impression. Questo favorendo ovviamente la produzione di contenuti di una qualità molto vicina a quella dei contenuti prodotti dagli utenti e dalle pagine “unofficial”.

Lui sa che seguendo le correnti le si rendono inondazioni, ma anche che le maree possono rovesciarsi. «L’altro giorno ho scritto sul governo: basta parole, ora i fatti. Ho notato che hanno condiviso in tremila. Riproverò».

Una ulteriore conseguenza è una crescente polarizzazione delle opinioni, la selezione dei contenuti da leggere da parte degli utenti avviene tramite il “pregiudizio di conferma”, che porta principalmente le persone a ricercare nelle notizie una conferma alla propria opinione e non la verità sui fatti.

E, come scritto nell’articolo, le maree possono rovesciarsi e di conseguenza opinione comune e contenuti che la sostengono possono improvvisamente cambiare direzione e puntare verso altri sentimenti e altre opportunità di click e impression.

Il dibattito su qualità di contenuti, fake news, post verità, user generated content, verifica delle fonti è ormai da anni presente in tutti i tavoli e occasioni di incontro, di ragionamento, studio, analisi. Sia i big (ad esempio Google) che molte startup stanno lavorando per trovare una soluzione a questi problemi.

A mio parere focalizzarsi su alcuni punti porterebbe benefici in tempi brevi:

  • distinguere i contenuti in base alla qualità
  • definire la qualità del contenuto in base alla verifica del contenuto
  • la verifica del contenuto deve essere basata su un metodo che tenga conto, ad esempio, della verifica delle fonti
  • valorizzare, anche in senso monetario, i contenuti caratterizzati da quella qualità definita dal metodo

E’ quello che facciamo in DAOContent. I contenuti che vengono prodotti per le aziende e i brand hanno queste caratteristiche. Il motivo reale è supportare la credibilità del brand con contenuti veri e di qualità, valorizzandoli al meglio e avendo, come ricompensa, performance e visibilità per l’azienda.

Riteniamo che anche questo che facciamo sia parte, sicuramente una piccola parte, della soluzione per l’informazione di qualità.

 

La formidabile trollata delle focaccine dell’Esselunga

Fenomenologia delle focaccine dell’Esselunga
I tormentoni non fanno quasi più notizia in estate. Tutti tranne uno : “Le focaccine dell’Esselunga”. Roba che rompe gli schemi e abbastanza sorprendente sotto molti aspetti.
Il pezzo si è propagato come un virus attraverso Spotify e Youtube, arrivando al punto da destare l’attenzione anche dei quotidiani. Non si sa assolutamente niente di OEL, il producer che ha confezionato questo surreale tributo all’unto e al gusto del famoso prodotto da forno.
La notizia in sé è nata quando il pezzo ha scalato la Top Viral Italia, la playlist dove Spotify raduna i brani a diffusione più rapida (non necessariamente i più ascoltati in streaming). OEL, con le sue focaccine da 100 kcal al pezzo, è balzato alla posizione numero uno nei giorni a cavallo tra fine giugno e inizio luglio.
Ma cos’ha di particolare questa canzone? Diciamo subito che si tratta di una rievocazione della Trap (sottogenere del rap) in voga negli anni Novanta. In questa nicchia

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La formidabile trollata delle focaccine dell’Esselunga

Fenomenologia delle focaccine dell’Esselunga
I tormentoni non fanno quasi più notizia in estate. Tutti tranne uno : “Le focaccine dell’Esselunga”. Roba che rompe gli schemi ed è abbastanza sorprendente sotto molti aspetti.
Il pezzo si è propagato come un virus attraverso Spotify e Youtube, arrivando al punto da destare l’attenzione anche dei quotidiani. Non si sa assolutamente niente di OEL, il producer che ha confezionato questo surreale tributo all’unto e al gusto del famoso prodotto da forno.
La notizia in sé è nata quando il pezzo ha scalato la Top Viral Italia, la playlist dove Spotify raduna i brani a diffusione più rapida (non necessariamente i più ascoltati in streaming). OEL, con le sue focaccine da 100 kcal al pezzo, è balzato alla posizione numero uno nei giorni a cavallo tra fine giugno e inizio luglio.
Ma cos’ha di particolare questa canzone? Diciamo subito che si tratta di una rievocazione della Trap (sottogenere del rap) in voga negli anni Novanta. In questa

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Facebook Spaces e realtà aumentata: le scommesse di Zuckerberg

Vi ricordate la scena di Mark Zuckerberg che entrava nella platea gremita del Mobile World Congress di Barcellona del 2016? Tutti i giornalisti e accreditati indossavano visori Gear VR, creando un effetto che a qualcuno ha fatto sovvenire a tanti qualche distopia in stile “Black Mirror”.
 

 
Quel giorno Mr. Zuckerberg aveva annunciato che una divisione interna del colosso di Menlo Park avrebbe lavorato su una versione virtuale del social network. Adesso il prodotto di quel team è giunto a maturazione.
Il CEO direttamente dal palco della F8, la conferenza dedicata agli sviluppatori di Facebook a San Jose (California) ha annunciato il lancio di Facebook Spaces, un’applicazione per la realtà virtuale che sarà disponibile fin da subito in versione beta sull’Oculus Rift, il visore VR di Facebook. Ma le novità non finiscono qui.
 
Messenger, sempre più al servizio delle aziende
Nato come servizio accessorio a Facebook, soprattutto per agevolare la messaggistica e inizialmente porsi in concorrenza con

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Nuovi fattori di ranking di Google. La SEO nel 2017 (e oltre).

Da molti anni ormai chi scrive su un blog, cura i contenuti di un sito aziendale, o progetta un sito da capo a piedi, deve fare i conti con la SEO e i nuovi fattori di ranking di Google. Questo perché l’obiettivo che si pongono tutti è scalare i risultati di ricerca di Big G, perché più visibilità sul più noto dei motori di ricerca significa avere maggiori possibilità di attrarre potenziali clienti, ovviamente non si può prescindere dalla credibilità, da costruire gradualmente con un una buona content strategy e una corretta esposizione sui social.
 

 
Quali sono i nuovi fattori di ranking di Google?
Chiunque si occupa a livello approfondito di questi temi sa bene che la SEO non è mai stata una scienza esatta, la possiamo definire come una specie di rincorsa continua volta a carpire empiricamente i tanti segreti dagli algoritmi che implementa Google di anno in anno. Abbiamo a che fare con una materia mutevole,

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Piazza Editoriale: archivi e creazione di nuove campagne di acquisto contenuti

Procediamo nell’illustrazione delle principali funzionalità del nostro marketplace editoriale. Nel post di qualche giorno fa abbiamo percorso i primi passi nella ‘Piazza’. Ora concludiamo vedendo come editori e brand possono controllare l’archivio degli articoli acquistati, spiegando le modalità di creazione di una campagna tematica di acquisto contenuti per una strategia di content marketing o per un progetto editoriale, per poi concludere con uno sguardo all’archivio delle campagne lanciate nella Piazza Editoriale.4. Archivio articoli acquistatiPer vedere la lista di tutti gli articoli acquistati, cliccare sulla specifica voce nel menù principale, sotto ‘Piazza Editoriale’.5. Creazione nuove campagne di acquisto contenutiNel menù principale, a sinistra della dashboard (bacheca), posizionare il cursore sulla voce ‘Le mie campagne’, si aprirà un sotto-menù, cliccare su ‘Aggiungi nuova’ per creare una campagna tematica. Una volta aperta la pagina, compilare tutti i campi obbligatori e facoltativi (es. lanci social degli articoli), indicando anche il prezzo dei singoli contenuti. Quindi cliccare su

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DaoSquare lancia la Piazza Editoriale 2.0: piccolo universo creativo, grande risorsa per editori e brand

E’ online già dal 2014, va sottolineato. Il marketplace dei contenuti, ovvero la Piazza Editoriale firmata DaoSquare, si colloca dunque fra i primi in Italia, primo e unico invece per Pisa e la Toscana. Ora c’è la nuova release, ottimizzata e arricchita di importanti funzionalità, oltre che rivisitata in chiave responsive per rendere piacevole e fluida l’esperienza utente da qualsiasi dispositivo.Si configura come una vero e proprio mercato editoriale digitale, in cui i professionistidell’informazione hanno l’opportunità di mettere in vendita i propri lavori (articoli giornalistici, inchieste, reportage e fotoreportage, photogallery, comics, disegni, e-books, guide, ecc.), da piattaforma DaoNews, e brand o editori possono acquistare tutti i contenuti di cui hanno bisogno per rendere più interessanti e visibili i propri siti attraverso il content marketing o arricchire qualsiasi altro prodotto editoriale.Seppur virtuale, parliamo di una vetrina a tutti gli effetti: c’è chi espone e c’è chi guarda, valuta e, se quel che vede lo convince, compra.

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