Misteri e metafore. La pre-suasione nel Content Marketing

Non solo persuasione
Uno dei concetti più associati al content marketing è quello della persuasione. Ovvero io scrivo un contenuto sul mio blog e lo scopo più o meno esplicito è convincere e attirare il giusto pubblico verso il mio prodotto. Tutto corretto, ma c’è dell’altro.
È senz’altro vero che un buon copy aiuta a vendere, a patto che il contenuto non sia strutturato come un comunicato stampa o un volantino promozionale. Il potere contrattuale di un post aziendale risiede nella capacità di stare in un equilibrio sottile e precario tra utilità e persuasione.
Sono le parole, i racconti, i consigli ad esser convincenti. Su questi elementi è opportuno che ti soffermermi per consentire alla tua attività di realizzare i suoi obiettivi rendendosi visibile e attraente per una platea di persone potenzialmente interessata.
In ultima analisi, quindi, il messaggio più convincente è quello che si pone come la soluzione ad un problema individualmente e collettivamente

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Misteri e metafore. La pre-suasione nel Content Marketing

Non solo persuasione
Uno dei concetti più associati al content marketing è quello della persuasione. Ovvero io scrivo un contenuto sul mio blog e lo scopo più o meno esplicito è convincere e attirare il giusto pubblico verso il mio prodotto. Tutto corretto, ma c’è dell’altro.
È senz’altro vero che un buon copy aiuta a vendere, a patto che il contenuto non sia strutturato come un comunicato stampa o un volantino promozionale. Il potere contrattuale di un post aziendale risiede nella capacità di stare in un equilibrio sottile e precario tra utilità e persuasione.
Sono le parole, i racconti, i consigli ad esser convincenti. Su questi elementi è opportuno che ti soffermermi per consentire alla tua attività di realizzare i suoi obiettivi rendendosi visibile e attraente per una platea di persone potenzialmente interessata.
In ultima analisi, quindi, il messaggio più convincente è quello che si pone come la soluzione ad un problema individualmente e collettivamente avvertito dal pubblico. Ma il content

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Contenuti autocelebrativi: perché sono un errore nel content marketing

Sono tramontati i tempi dei siti aziendali statici in cui potevano trovar spazio solo banner con offerte esclusive e contenuti autocelebrativi come “Siamo i migliori del settore” oppure “Fidati dei numeri uno”. Il trend è cambiato perché il content marketing, e più in generale l’inbound marketing, ha cominciato a prender piede sovvertendo l’ordine delle cose. Adesso non è più il libero professionista o l’azienda che va a cercare i suoi clienti, ma sono i clienti che cercano i brand.
Anche i rapporti sono cambiati, semplicemente perché adesso aziende e singoli professionisti puntano a costruire un canale diretto con il cliente. E il cliente contento non mancherà di diventare cassa di risonanza per la diffusione e la promozione della qualità dei servizi/prodotti offerti. La web reputation è quello che un tempo era il passaparola nelle piazze o nei salotti, con il vantaggio (o il peso) non trascurabile di poter essere tracciata, quantificata ed analizzata.
 
Contenuti autocelebrativi, sempre da evitare

 
La reputazione

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