Sinba: la fiaba del fallimento

Come spiegare al proprio figlio il fallimento della propria startup? Con una fiaba, ovviamente.
A raccontarla è Andrea Visconti, 30enne di Torino che abbiamo conosciuto nel luglio del 2015 grazie alla sua partecipazione a Shark Tank, il programma di talent scouting di startup innovative che è andato in onda su Italia1.
Andrea insieme al suo socio Alessandro Bava, hanno presentato davanti agli imprenditori e investitori che costituivano la “giuria” della trasmissione Sinba, la sua startup fintech che aveva brevettato un sistema di pagamento veloce che prometteva di abbattere le code alle casse dei negozi.
L’idea aveva convinto gli investitori che avevano deciso di dargli fiducia e concedergli 250mila euro di finanziamento. Quei soldi, però, non sono mai arrivati, a quanto detto dallo stesso Andrea, sembra per problemi sorti in sede di due diligence.
L’unico finanziamento ricevuto da Sinba è stato quello di 100mila euro da parte di H-Farm che ha acquisito in cambio l’8%

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Digitalmeet, torna il festival italiano del digitale

Torna Digitalmeet, l’evento più importante d’Italia dedicato al digitale. Dopo l’edizione 2016 in Emilia Romagna, quest’anno si riparte dal nord, per poi toccare anche il centro e il sud.
L’evento
Fino al 24 ottobre ci saranno oltre 140 eventi a ingresso libero e 300 speaker da seguire. Il programma, realizzato da Fondazione Comunica e Talent Garden Padova, è molto variegato e abbraccia temi diversi. Lo slogan è: “Scopri, usa, crea, sogna”. L’invito è rivolto a imprese, istituzioni, cittadini, esperti e appassionati.
Tra gli appuntamenti da non perdere:
martedì 24 l’incontro con Federico Faggin, il fisico italiano che ha inventato il microprocessore e nel 2010 ha ricevuto la Medaglia d’oro all’Innovazione da Barack Obama. A Padova Faggin descriverà la storia, l’esperienza e le lezioni di vita imparate nella sua carriera di ricercatore, inventore, ingegnere e imprenditore in Silicon Valley, dove vive dal 1968.
lunedì 23 l’azienda Vallevecchia, con sede a Caorle (VE), aprirà le sue porte per

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Startup Italia Open, per le startup del turismo

Il turismo rappresenta circa il 12% dell’intero PIL italiano ed è uno dei pochi settori trainanti nel nostro Paese, così ricco di attrazioni e di possibilità di sviluppo in questo campo.
Nonostante questo, però, gli investimenti nelle startup del turismo sono ancora molto bassi: negli ultimi cinque anni sono stati investiti nel comparto circa 25 milioni di euro, secondo i dati registrati da Ast, Associazione Startup Turismo, che raccoglie ben 124 startup italiane.
Uno dei più grandi successi in questo settore è sicuramente quello di Musement, nata nel 2013 in Italia ha ricevuto ben due round di finanziamenti da 5 e 10 milioni di euro ed attualmente è una società con sedi in tutto il mondo che occupa 120 persone e ha da poco acquisito Triposo.
Se si escludono questi 15 milioni, dunque, le startup italiane nel turismo hanno ricevuto complessivamente circa 10 milioni di euro in cinque anni.
Un’opportunità per le startup del

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Industria 4.0: che cos’è e quali scenari porta con sé

Industria 4.0 o quarta rivoluzione industriale: anche l’Italia è coinvolta sempre più in questo grande cambiamento economico e sociale, ma che cosa si intende di preciso con questo termine e quali sono gli scenari futuri?
Che cos’è Industria 4.0
Si tratta innanzitutto di un segmento di mercato la cui caratteristica principale è l’unione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time. Ancora, si tratta di utilizzo di macchinari connessi al web, analisi delle informazioni ricavate dalla rete e possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo. E’ un pezzo di mercato in crescita costante, che strizza l’occhio al futuro e alle cosiddette tecnologie abilitanti: dalle stampanti 3D ai robot, dalla gestione di dati in cloud all’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza della produzione.
Pare che il termine sia stato coniato in Germania (Industrie 4.0) durante l’Hannover Messe, la fiera delle tecnologie industriali, e

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Le startup non superano i 5 anni, pochi investimenti

Il numero delle imprese innovative italiane continua a crescere, ma le neo imprese fanno fatica a stabilizzarsi sul mercato e gli investimenti per le startup non sono all’altezza
Sono più di 7000 mila le startup italiane, l’11% in più rispetto allo scorso anno, secondo quanto rilevato dallo studio “Startup in Italia: mercato, valutazioni ed exit” realizzato da AIAF, Associazione italiana degli Analisti e Consulenti Finanziari e presentato al Luiss Enlabs di Roma.
Il 175quaderno frutto del gruppo di lavoro dell’Associazione, mette in luce dati interessanti: il settore delle imprese innovative nel nostro Paese, conto più di 35mila addetti, per la maggior parte imprenditori o professionisti del mondo ICT.a
I dati finanziari sono un po’ più preoccupanti: alla fine del 2016 il comparto startup italiane nel suo complesso, registrava ricavi annui medi per impresa pari a 133mila euro, un Ebitda, cioè il margine operativo lordo, calcolato prima che l’impresa onori il pagamento di interessi,

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Turismo sostenibile: ecco i Booster Labs di Booking

Anche Booking prende a cuore le giovani startup. Il gigante mondiale dei viaggi online si è infatti da poco lanciato nel settore del turismo sostenibile grazie al programma Booking Boosters. L’obiettivo è quello di individuare e sostenere, a livello formativo e finanziario, startup del turismo sostenibile appena nate.
Il programma
Booking ha deciso di offrire il proprio sostegno attraverso i Booster Labs, dei veri e propri laboratori che hanno lo scopo di individuare startup allo stadio iniziale, per fornire loro il sostegno formativo e finanziario di cui hanno bisogno per avviare un percorso di crescita e ampliare ulteriormente il loro impatto sulle destinazioni locali. In particolare si cercano realtà capaci di trovare soluzioni innovative soprattutto per quanto riguarda la protezione dell’ambiente, la tutela dei beni culturali e la promozione di un turismo che incentivi lo sviluppo delle economie locali. “Questi Booster Labs, della durata di un weekend, rafforzeranno il nostro impatto collettivo –

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Le Startup? Nascono online…

È del 17 febbraio 2016 il Decreto ministeriale che prevede la possibilità di costituire le imprese innovative online, quindi senza atto notarile e altre spese, ma con una semplice procedura digitale gratuita.
La nuova procedura è stata resa operativa a luglio 2016 e lo scorso 2 ottobre il TAR del Lazio ha stabilito che tale procedura è pienamente conforme “ai principi giuridici comunitari e nazionali”.
Il Mise – Ministero dello Sviluppo Economico – in collaborazione con UnionCamere e InfoCamere ha realizzato un report proprio sullo status quo delle startup innovative italiane al 30 settembre 2017 e ha rilevato che sono quasi mille, 975 per la precisione le imprese costituite con la nuova procedura, che prevede importanti risparmi in termini di tempo e costi rispetto alla costituzione societaria con atto pubblico.
Quali sono le startup nate online
Le startup costituitesi online sono il 40,7% del totale delle imprese innovative nate nel periodo.
Per la maggior parte

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Il Trentino per l’innovazione

Il Trentino è una delle Regioni italiane più attive e dinamiche dal punto di vista dell’imprenditorialità.
Dopo una prolungata fase di stallo, nel 2016 la provincia di Treno ha registrato un aumento dell’attività economica, mentre il fatturato dell’industria manifatturiera è leggermente diminuito.
In questo quadro il Trentino continua a scommettere sull’innovazione, confermandosi in questo una regione decisamente moderna e lungimirante.
Il bando Seed Money
Si tratta di un bando promosso dalla Provincia autonoma di Trento e cofinanziato dall’Unione Europea destinato a persone e società che siano impegnati nella brevettazione e commercializzazione di prototipi innovativi di prodotti, servizi o processi.
La selezione è articolata in due momenti: la prima fase prevede il supporto della startup nella realizzazione di un prototipo innovativo e nella costruzione di un business model di successo. In questa fase tutte le spese, fino a 70mila euro, saranno coperte dalla provincia di Trento.
La seconda fase prevederà l’ingegnerizzazione, l’industrializzazione e la commercializzazione del prodotto

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Fashion revolution: come il digitale cambia la moda

E’ forse davvero una “rivoluzione” quella che sta interessando il mondo del fashion: il digitale cambia la moda in moltissime sue sfaccettature e lo rende un settore sempre più accattivante per le startup e i giovani. In particolare si cercano clienti, partner e finanziamenti per crescere e fare strada. Dal servizio di alta sartoria a domicilio al noleggio online di abiti e accessori, dal tessuto innovativo ecosostenibile e anallergico al sito web che crea nuove tendenze; sono davvero numerose le startup della moda avviate e gestite da giovani imprenditori e innovatori di talento.
4 piccole storie di come il digitale cambia la moda
Si chiama Icast ed è la prima piattaforma di casting online per modelle rivolta agli operatori del settore. In 5 giorni si riesce a fare una selezione e a snellire il processo. Dopo il debutto parigino, la startup punta a diffondersi anche nelle altre capitali della moda.
Nel 2015 l’azienda

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I big data nel calcio: il primo hackaton italiano

In Trentino si va a caccia di idee su come utilizzare i big data nel calcio. Per il fine settimana del 14 e 15 ottobre infatti, la Figc ha organizzato il primo hackaton dedicato al calcio in Italia.
L’iniziativa
A livello internazionale solo il Manchester City ha promosso un progetto simile. Nessuna federazione calcistica però ha creduto prima d’ora nelle opportunità che possono scaturire dalle idee innovative e dall’uso dei big data. L’iniziativa è stata definita all’interno di Kick Off, un evento organizzato ogni anno dalla Figc e finalizzato appunto all’innovazione del calcio italiano.
Il 14 e 15 ottobre, presso l’università di Trento, avrà luogo l’hackaton: una maratona di 48 ore a cui potranno partecipare diverse figure, poiché l’incontro di competenze trasversali è la vera essenza di questo progetto. L’iniziativa infatti non è rivolta solo a nerd, sviluppatori o designer, ma a chiunque abbia un’idea legata al mondo del calcio.
Che cosa si cerca
Le

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Healthcare e innovazione: hackathon Merck For Health

Wereables, statistiche, app di tracking: il digitale sta rivoluzionando il modo di tenere sotto controllo la nostra salute fisica e, in generale, l’intero sistema healthcare.
Anche in questo settore ci si sta spostando sempre più verso una maggiore personalizzazione del monitoraggio e, quindi, delle soluzioni per migliorare il proprio benessere.
In questo ambito, dove le startup giocano un ruolo fondamentale grazie alla creatività e alla freschezza delle soluzioni proposte, Merck azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, annuncia la seconda edizione di Merck for Health: l’hackathon di 24 ore aperto a startup, giovani talenti ed esperti di salute digitale, e dedicato totalmente all’healthcare e all’innovazione tecnologica è promosso insieme a HealthwareLabs e Digital Magics HealthTech e si terrà il 4 e 5 novembre 2017 a Roma.
Anche per le aziende farmaceutiche l’innovazione tecnologica rappresenta un’opportunità di crescita irrinunciabile e strategica sia nel campo della prevenzione che in quello della gestione della malattia.
L’importanza delle

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