Seed&chips: la call per le startup a tema “acqua”

A causa dell’innalzamento globale delle temperature, il problema della siccità e della carenza di acqua affligge ormai l’intero pianeta, non esclusa l’Italia.
Secondo un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ucea, relativi al mese di ottobre 2017, in media nel nostro Paese si è registrata una diminuzione delle precipitazioni del 79%. Una percentuale non indifferente se si considera che anche il livello del Po è sceso di ben il 65%.
Una crisi idrica dovuta a scioglimento dei ghiacciai e siccità, ma anche allo spreco idrico, che non fa ben sperare per il futuro.
Paola Mercogliano, esperta del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, sostiene che “fra il 2012 e il 2050 si registrerà un ulteriore aumento della siccità e una diminuzione delle piogge del 20%”.
Le conseguenze saranno devastati, per il nostro Paese e per il mondo intero: si calcola che già oggi ci sono più di 4 miliardi di persone che soffrono a causa

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Strumenti di finanza alternativa per le startup: in Italia cresce l’equity crowdfunding

Il numero delle startup e delle piccole medie imprese innovative, in Italia, sta crescendo in maniera esponenziale. Ad oggi, sono presenti nel Bel Paese più di 80 mila di queste nuove realtà imprenditoriali. E il merito si deve in larga parte anche e soprattutto agli strumenti di finanza alternativa che permettono, ai giovani imprenditori, di mettere in campo le proprie idee.
Si parla, in prima istanza, dell’equity crowdfunding, una modalità di accesso al credito che sta spopolando da alcuni anni a questa parte.
Ne fa un quadro esaustivo il magazine CrowdfundingBuzz, che ha realizzato un report dei primi tre anni di “attività” del crowdfunding in Italia.
È dal 2014, infatti, che questa forma di finanziamento di progetti innovativi – regolamentata ufficialmente dalla Consob nel 2013 – è partita a pieno regime anche su territorio italiano. In tre anni, si sono registrati quasi 10 milioni di euro raccolti, 42 campagne e un numero medio

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L’ultimo evento di GIOIN dedicato all’healthtech

Il GIOIN – Gasperini Italian Open Innovation Network – conclude il 22 novembre a Roma il suo ciclo di incontri annuale per il 2017.
Durante la giornata che si svolgerà al Talent Garden di Poste Italiane, si parlerà di “HealthTech. La rivoluzione della tecnologia applicata alla salute”.
L’evento
Quest’ultimo incontro di GIOIN 2017 nella capitale è organizzato su iniziativa di Digital Magics HealthTech: programma di incubazione specializzato per le startup digital health in partnership con Healthware International, multinazionale nella consulenza, strategia di comunicazione e innovazione per l’area salute.
Quello della salute è un settore che cambia continuamente a livello globale, grazie alle nuove risorse digitali. Proprio per questo le startup hanno un ruolo chiave in questa evoluzione, rappresentando il serbatoio di idee, progetti e competenze da cui attingere per innovare la sanità pubblica e privata, agevolare i processi e migliorare la vita dei pazienti e dei loro familiari a tutti i livelli.
L’evento inizierà alle

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Startup: come si passa da un’idea a un business

Una startup è, prima di tutto, un’idea di successo.
Nel 2016 gli investimenti in capitale equity nelle startup hi-tech nel nostro Paese sono ammontati a 182 milioni di euro con un aumento del 24% rispetto al 2015. Questi dati li ha forniti Antonio Ghezzi, Direttore dell’Osservatorio Startup Hi-tech del Politecnico di Milano.
Nello stesso 2015 il fatturato complessivo delle startup finanziate in Italia ha raggiunto i 247 milioni di euro nel 2015.
Le startup, dunque, non sono solo un bel sogno, ma generano utili e rappresentano una risorsa importante sia per l’economia che per il mercato del lavoro.
Ogni startup, è noto, nasce un’idea che si origina, a sua volta, dall’osservazione delle persone, o dalla volontà di risolvere un problema, di creare una nuova esigenza commerciale.
Ma come si passa da un’ idea a un business?
Innanzitutto occorre valutare l’idea stessa. Questo è il passaggio più difficile perché richiede di osservare il proprio progetto dall’esterno, pesandone

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Programmi di formazione per startup: Google e Talent Garden insieme per i giovani imprenditori

Le startup che, ad oggi, operano sul territorio italiano sono oltre 8.000 e rappresentano, a buon conto, il tessuto imprenditoriale di domani. È quello di cui sono convinti anche Google for Entrepreneurs e Talent Garden, attori principali di una partnership siglata da pochissimo e che mira a promuovere programmi di formazione per startup così da consentire alle innovative realtà imprenditoriali una migliore presenza sul mercato.
L’iniziativa, annunciata al Talent Garden Milano Calabiana, è stata presentata da Davide Dattoli, ceo di Talent Garden, Fabio Vaccarono, managing director di Google Italy, e David Grunwald, global head of partnerships di Google for Entrepreneurs. Con loro, anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, a rimarcare il plauso ed il sostegno del Governo per questo nuovo progetto.
Il TAG, quindi, entra a far parte del network internazionale di Google for Entrepreneurs.
Alla base dell’accordo, non c’è soltanto l’idea di offrire programmi di formazione per startup,

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La call per startup di Ansaldo Energia punta a creare la ‘Digital X Factory’

Anche in Italia, l’Industria 4.0 comincia a rivoluzionare le fabbriche, che diventano sempre più digitali e interconnesse. Tra queste, anche Ansaldo Energia, che coadiuvata dalla Regione Liguria e coinvolgendo alcuni dei principali centri di competenza della trasformazione digitale (quali l’Università di Genova e il Politecnico di Milano) e alcuni importanti partner tecnologici, ha lanciato la call per startup e pmi “Digital X Factory” per individuare piccole aziende innovative in grado di contribuire alla creazione di uno dei primi impianti produttivi ad alta componente tecnologica: un “Lighthouse Plant”.
L’iniziativa nasce dal Ministero dello Sviluppo Economico che, nell’ambito del progetto Impresa 4.0, ha incaricato il Cluster Fabbrica Intelligente di selezionare alcune aziende che diano vita ai primi quattro impianti “Lighthouse”, ovvero dei centri produttivi completamente basati su tecnologie digitali.
La call per startup “Digital X Factory” – che si avvale anche della collaborazione di Digital Magics EnergyTech – si è aperta quindi lo scorso

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Startup italiane in crescita

La situazione dell’ecosistema delle startup italiane è in miglioramento: nonostante il nostro Paese non brilli per le cifre degli investimenti nel settore e per i numeri dei casi di successo, sembra che qualcosa si stia muovendo nella giusta direzione anche per quanto riguarda le imprese innovative.
I dati
Secondo la 13esima edizione del rapporto trimestrale del Ministero dello Sviluppo Economico e di InfoCamere, realizzato in collaborazione con UnionCamere, riguardante le performance i trend delle startup italiane, la crescita c’è, anche se lenta.
Stando ai dati riportati dal MiSE, infatti, al 30 settembre 2017 si contano 460 realtà aziendali in più rispetto allo scorso giugno con una crescita complessiva del valore della produzione di circa il 39,5% rispetto al trimestre precedente.
Dunque il 30 settembre 2017 le startup iscritte alla speciale sezione del Registro delle Imprese sono 7854, il 6,2% in più rispetto a giugno 2017.
Il dato probabilmente più interessante, però, anche se ricavato dai

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Merck for Health: i vincitori

Ben 120 iscritti, 17 team, 32 mentor, 11 speaker: sono questi i numeri di Merck for Health, l’hackathon dedicato all’innovazione tecnologica in campo healthcare che si è appena conclusa a Roma.
Le squadre vincenti sono state Kronos DNA, Next Capodarco e Pedius.
L’evento
Merck for Health è stato organizzato da Merck, azienda leader nell’ambito scientifico, tecnologico e farmaceutico, in collaborazione con HealthwareLabs e Digital Magics HealthTech allo scopo di individuare e promuovere le migliori idee innovative nel campo della salute e della medicina.
I 17 team partecipanti, startup già formate e gruppi che si sono costituiti in loco, hanno lavorato senza sosta negli spazi del Caffè letterario di Roma per ideare e sviluppare progetti che rappresentassero innovazioni importanti in campo medicale.
Le sfide lanciate dagli organizzatori dell’evento erano diverse e di portata significativa e coinvolgevano le seguenti aree: Comunicazione medico-paziente, Ottimizzazione dell’assistenza dei pazienti in trattamento con ormone della crescita, Miglioramento dell’esperienza durante i trattamenti

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Startup Italia Open, per le startup del turismo

Il turismo rappresenta circa il 12% dell’intero PIL italiano ed è uno dei pochi settori trainanti nel nostro Paese, così ricco di attrazioni e di possibilità di sviluppo in questo campo.
Nonostante questo, però, gli investimenti nelle startup del turismo sono ancora molto bassi: negli ultimi cinque anni sono stati investiti nel comparto circa 25 milioni di euro, secondo i dati registrati da Ast, Associazione Startup Turismo, che raccoglie ben 124 startup italiane.
Uno dei più grandi successi in questo settore è sicuramente quello di Musement, nata nel 2013 in Italia ha ricevuto ben due round di finanziamenti da 5 e 10 milioni di euro ed attualmente è una società con sedi in tutto il mondo che occupa 120 persone e ha da poco acquisito Triposo.
Se si escludono questi 15 milioni, dunque, le startup italiane nel turismo hanno ricevuto complessivamente circa 10 milioni di euro in cinque anni.
Un’opportunità per le startup del

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Le startup non superano i 5 anni, pochi investimenti

Il numero delle imprese innovative italiane continua a crescere, ma le neo imprese fanno fatica a stabilizzarsi sul mercato e gli investimenti per le startup non sono all’altezza
Sono più di 7000 mila le startup italiane, l’11% in più rispetto allo scorso anno, secondo quanto rilevato dallo studio “Startup in Italia: mercato, valutazioni ed exit” realizzato da AIAF, Associazione italiana degli Analisti e Consulenti Finanziari e presentato al Luiss Enlabs di Roma.
Il 175quaderno frutto del gruppo di lavoro dell’Associazione, mette in luce dati interessanti: il settore delle imprese innovative nel nostro Paese, conto più di 35mila addetti, per la maggior parte imprenditori o professionisti del mondo ICT.a
I dati finanziari sono un po’ più preoccupanti: alla fine del 2016 il comparto startup italiane nel suo complesso, registrava ricavi annui medi per impresa pari a 133mila euro, un Ebitda, cioè il margine operativo lordo, calcolato prima che l’impresa onori il pagamento di interessi,

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Le Startup? Nascono online…

È del 17 febbraio 2016 il Decreto ministeriale che prevede la possibilità di costituire le imprese innovative online, quindi senza atto notarile e altre spese, ma con una semplice procedura digitale gratuita.
La nuova procedura è stata resa operativa a luglio 2016 e lo scorso 2 ottobre il TAR del Lazio ha stabilito che tale procedura è pienamente conforme “ai principi giuridici comunitari e nazionali”.
Il Mise – Ministero dello Sviluppo Economico – in collaborazione con UnionCamere e InfoCamere ha realizzato un report proprio sullo status quo delle startup innovative italiane al 30 settembre 2017 e ha rilevato che sono quasi mille, 975 per la precisione le imprese costituite con la nuova procedura, che prevede importanti risparmi in termini di tempo e costi rispetto alla costituzione societaria con atto pubblico.
Quali sono le startup nate online
Le startup costituitesi online sono il 40,7% del totale delle imprese innovative nate nel periodo.
Per la maggior parte

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